E’ un neologismo, nato dall’unione dei termini flexibility (flessibilità) e security (sicurezza).
È stato coniato in sede comunitaria per indicare un modello di mercato del lavoro dove ci fosse flessibilità nei rapporti di lavoro, ma anche efficienti sistemi di ammortizzatori sociali e di formazione, che tutelino coloro che sono disoccupati nei momenti di transizione da un’occupazione all’altra.
Nell’ideazione di questo modello ci si è ispirati ai sistemi giuslavoristi olandese e danese.